Ernia cervicale
L’ernia del disco cervicale è una delle patologie più diffuse ed invalidanti nell’esecuzione delle attività quotidiane di ogni individuo. Si manifesta con maggior frequenza nelle persone che hanno superato i 40 anni d’età, ma non è raro che la patologia si manifesti in età più giovane.
L’ernia discale cervicale è una condizione patologica causata dal danno e conseguente schiacciamento dei dischi situati tra le vertebre del collo, ovvero l’area che comprende le prime sette vertebre.
I dischi vertebrali svolgono la funzione di “cuscinetti” con funzione di riduzione degli attriti ossei tra le vertebre e, quindi, di attutire i possibili traumi. Quando esse si avvicinano troppo tra loro o addirittura si schiacciano, il disco subisce una compressione innaturale che provoca i dolori riconducibili ai sintomi tipici dell’ernia.
Cause dell'ernia cervicale
Le cause dell’ernia cervicale possono essere molteplici:
- effetto naturale della gravità e dell’età;
- adozione di posture sbagliate;
- traumi improvvisi e violenti (come il colpo di frusta);
- sforzi eccessivi e prolungati;
- tensioni muscolari a livello delle spalle;
- predisposizione individuale dovuta a fattori genetici;
Sintomi
ll sintomo caratteristico dell’ernia cervicale è la cervicalgia, ossia il dolore al collo. Localizzato al centro o leggermente di lato, tale dolore spesso provoca una rigidità del collo stesso tale da limitarlo nel suo range di movimento. In molti pazienti l’ernia cervicale tende a manifestarsi con un quadro sintomatologico che esprime l’irritazione delle radici nervose del tratto cervicale; nello specifico, si assiste alla presenza di:
- Dolore lungo gli arti superiori(spalla, braccio, avambraccio, mano). Si tratta del cosiddetto dolore radicolare, che il paziente avverte nei distretti anatomici percorsi dai prolungamenti delle radici nervose irritate.
- Sintomi neurologici, quali formicolio, intorpidimento, debolezza muscolare e alterazione della sensibilità cutanea a partire dalla spalla per arrivare fino alle dita della mano.
Rimedi contro l'ernia del disco cervicale
Terapia conservativa
La terapia per l’ernia cervicale solitamente è di tipo conservativo e, solo nei casi più gravi, si opta per l’intervento chirurgico.
L’approccio conservativo consiste in un iter fisioterapico basato su mobilizzazioni, manipolazioni e massaggi, il cui scopo principale è quello di allentare la tensione muscolare di spalle e collo, riducendone la compressione delle radici nervose.
Spesso ai cicli di fisioterapia, viene associato un trattamento farmacologico a base di antidolorifici e antinfiammatori per contrastare il dolore ma anche miorilassanti per alleviare gli spasmi muscolari causati dall’ernia
Intervento chirurgico
Quando le terapie farmacologiche e riabilitative falliscono e i pazienti continuano a manifestare sintomi importanti, si ricorre all’approccio microchirurgico mininvasivo, che nella maggioranza dei casi corrisponderà ad una discectomia microscopica.
Questa procedura consiste nella rimozione del disco erniato mediante una piccola incisione (3 cm circa), solitamente effettuata nella parte anteriore del collo. Successivamente, il disco viene rimpiazzato con un piccolo impianto in titanio o in una resina biocompatibile, per consentire la fusione, e quindi la perfetta stabilizzazione delle vertebre.
Dopo l’intervento, sarà poi necessaria una convalescenza di circa 20-30 giorni durante il quale il paziente dovrà rispettare il riposo e sottoporsi a regolari controlli di monitoraggio.
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